Presentati il restauro del portone della chiesa di Santo Spirito, il secondo libro della collana “Sangue blu” dedicato alla figura di Pavolo Tognazzi, il nuovo sito web e il portale online di “Memorie digitali”
La Nobile Contrada del Nicchio ha aperto ufficialmente i festeggiamenti in onore del suo santo patrono San Gaetano Thiene. La festa titolare è stata inaugurata da un ricco programma di eventi che hanno arricchito la giornata di giovedì 8 agosto. Tanti i temi al centro degli appuntamenti, tra storia e cultura, emozioni e ricordi, ma anche con uno sguardo all’innovazione e all’attualità.
Il primo evento in questione è stata la presentazione del restauro conservativo del portone d’ingresso della chiesa di Santo Spirito eseguito dai restauratori Daniele e Stefano Butti, con il prezioso contributo dell’Arte dei Vasai. Oltre al portone sono stati presentati ulteriori restauri eseguiti: la statua lignea dipinta di San Vincenzo Ferrer opera di Giacomo Cozzarelli; la disinfezione dai parassiti realizzata grazie all’Opera del Duomo che ha permesso l’uso della camera anossica, movimentata grazie al nucleo art della Misericordia di Siena; le statue in terracotta policroma rappresentanti San Giovanni e la Madonna Dolenti, attribuite a Lorenzo di Mariano detto il Marrina, ricollocate all’interno della chiesa di Santo Spirito dopo circa 25 anni di assenza. Un lavoro molto importante, decisamente sentito da tutto il popolo nicchiaiolo.
A seguire si è tenuta la presentazione del secondo libro della collana “Sangue Blu” dal titolo “Pavolo Tognazzi, il cappotto del 1834”.
A concludere la giornata, ultima solo in ordine temporale, la “doppia” presentazione del nuovo sito internet della Nobile Contrada del Nicchio, ammodernato e adattato quanto più possibile alle esigenze di contradaioli, cittadini e non solo, e dell’archivio online di foto e video dal titolo “Memorie digitali”, contenente immagini di generazioni e generazioni di nicchiaioli, sia in ambito paliesco, che sociale, umano, familiare, ecc.
«Sono stati eventi molto emozionanti, sia a livello personale ma anche a nome di tutto il popolo del Nicchio– ha commentato l’onorando priore Davide Losi -. Ci tengo a ringraziare chiunque ha dato un contributo per la buona riuscita di tutti questi progetti. La Contrada, intesa come i suoi contradaioli, è la migliore e più fedele custode dei suoi beni più preziosi, siano essi un luogo, il ricordo di un personaggio che ha fatto la storia del Palio o anche più semplicemente delle persone che si prodigano per mantenere saldo e vivo, giorno dopo giorno, questo profondo legame che ci unisce. Anche attraverso strumenti tecnologici nuovi in grado di stare al passo con i tempi. Il fattore comune di tutte queste iniziative è lo spirito di realizzare un modello sempre migliore di relazioni sociali – ha concluso il Priore -. È questo spirito che fa grande una contrada, ma è anche un denominatore comune di tutte le consorelle e della città».