Nobile Contrada del Nicchio

Il Masgalano

Il Masgalano

A Siena, il palio (inteso come drappo da vincere) viene assegnato per le corse alla lunga, prima, e alla tonda, poi, fin dalla loro istituzione. In realtà per ciò che concerne le contrade la gamma dei premi da potersi aggiudicare è molto più variegata: uno di questi è il riconoscimento tangibile per chi fa sfilare il gruppo più numeroso, disciplinato e meglio addobbato. In questo caso il premio prende da subito la forma di un bacino d’argento e un nome spagnoleggiante: Masgalano (dallo spagnolo más galano “più elegante”, termine usato anticamente nel significato di “primato d’eleganza”). L’uso non è esclusivamente senese, perché anche in altre feste si ritrova il premio per chi fa mostra di ricchezza e ricercatezza negli apparati: a Verona, ad esempio, i partecipanti al palio ingaggiano una gara parallela a quella dei cavalli per chi esibisce la “pennacchiera” più sgargiante”, poiché lo sfarzo della messa in scena e gli aspetti da teatro non sono meno importanti della corsa. L’ultimo masgalano, per quanto riguarda la festa senese, verrà consegnato nel 1719 e poi cadrà in disuso.

Sarà riportato in vita solo a seguito di una riflessione iniziata nel 1947 e concretizzatasi nell’ufficializzazione del premio, ad opera del Comitato Amici del Palio, quando nel 1950 proprio il neo Comitato, con il supporto del Magistrato delle Contrade, si batte affinché il Comune di Siena torni a premiare la comparsa della Contrada che più dignitosamente ed elegantemente sfila nel Corteo Storico, ripristinando e ufficializzando così il Masgalano. Il premio del Masgalano è il punto finale di un percorso che vuole porre rimedio ad un Corteo Storico “insciattito”, incentivando i monturati delle Contrade a tenere un comportamento consono alla circostanza e gli alfieri e tamburini a mostrare il meglio delle loro capacità di suonare e giocare con la bandiera. I giornali e la stampa dell’epoca testimoniano, infatti, numerose lamentele e critiche sullo stato indecoroso del Corteo: i figuranti si muovevano in maniera confusa, non erano insolite nemmeno quattro “chiacchere” con gli amici allo steccato oppure “andare in giro per città” ancora monturati. Fu importante, dunque, la reintroduzione del “Masgalano”, il premio alla miglior comparsa perché stimolò le Contrade a “riformare” al loro interno, a “ripensare” alla cultura del proprio popolo sul valore di tutto ciò che precede il minuto e poco più di corsa e sul giusto comportamento da tenere sul tufo quando “sei” la tua Contrada.
Il Masgalano che inizialmente, anche nella ripresa moderna, assumeva la forma di un bacile in argento nel corso del tempo si è evoluto e modificato trasformandosi, spesso in vere e proprie opere d’arte. Per regolamento, dunque, consiste in un bacile d’argento del peso di circa 1 chilo oppure in un’opera, sempre in argento, che venga comunque ritenuta idonea dall’Amministrazione Comunale. Vi devono necessariamente essere raffigurazioni allegoriche che abbiano riferimenti alla città, al Palio o a particolari dedicazioni del Masgalano stesso. Devono esserci obbligatoriamente gli stemmi del Comune, del Magistrato delle Contrade e del Comitato amici del Palio.

La Nobile Contrada del Nicchio, dal 1950 ad oggi, si è distinta come miglior comparsa per nove volte:

Il 16 agosto 1953: offerto dalla Ditta Sapori e realizzato da Aldo Marzi
Il 16 agosto 1959 (a pari merito con il Drago): offerto dal Comune di Montalcino e realizzato da Aldo Marzi
Il 4 settembre 1960: offerto dalla Famiglia Beccarini Crescenzi e realizzato da Aldo Marzi

Da questi anni si nota un cambiamento dovuto al fatto che dopo il 1960 non si assegna un Masgalano per luglio ed uno per agosto, ma si va verso un premio (come oggi) che sia la somma dei punteggi ottenuti dalle comparse nelle due Carriere. Quando, tuttavia, viene indetto un Palio straordinario viene anche realizzato un Masgalano apposito.

Nel 1964-’65: offerto dal Comune di Siena e realizzato da Italo Migliorini
Nel 1979: offerto dal Monte dei Paschi di Siena e realizzato da Bruno Buracchini e Piero Scaffei
Il 13 settembre 1986: offerto dall’Associazione Palcaioli e realizzato da Plinio Tammaro
Nel 2009: offerto dal Costone Ricreatorio Pio II e realizzato da Antonio Benocci e Aldo Agnini
Nel 2013: offerto dal Comitato Economi di Contrada e realizzato da Laura Brocchi
Nel 2018: offerto dall’A.N.P.S. (Ass. Nazionale Polizia di Stato) e realizzato da Alessandra Damiani

A cura di Maura Martellucci